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Digital Transformation: quale sarà lo scenario dei prossimi anni?

Tutto sta avvenendo adesso e sotto i nostri occhi
Tra 50 anni, quando gli storici studieranno il passato, il nostro presente sarà visto come un momento straordinario. Questo è il momento in cui quasi tutti gli abitanti di questo pianeta sono collegati insieme in un’unica grande “comunità”. Nei prossimi anni, la grande “comunità” diventerà ancora più grande, ma noi siamo presenti proprio ora nel momento in cui è apparsa per la prima volta. Le persone del futuro ci invidieranno, desiderando di aver potuto assistere direttamente alla nascita a cui noi stiamo assistendo (e che stiamo alimentando). Questi sono gli anni in cui gli esseri umani hanno iniziato a connettere e animare oggetti inerti/pezzi di conoscenza, intrecciandoli attraverso un continuum digitale che va dal più piccolo pezzo di artefatto all’intero pianeta, “collegando i punti” attraverso l’intelligenza artificiale (AI) in esecuzione su cloud per fornire informazioni fruibili a miliardi di menti.
Su come potrebbe essere il futuro
Si parla molto di come sarà in futuro, di cosa avremo a nostra disposizione e di cosa inventeremo. Parliamo delle tendenze che vediamo oggi e che daranno forma al futuro. Quello che è raro, è una riflessione sulle forze che creano innovazione e guidano le tendenze. Ciò che è ancora più raro è la chiarezza di pensiero intorno a quelle forze che ci stanno portando verso il futuro. Ecco un rapido confronto tra quello che è il presente e quello che sarà il futuro:
Presente | Futuro |
L’economia della nostra civiltà è costruita su beni solidi stoccati nei magazzini. | L’economia futura si baserà su un fiume di informazioni che scorrono liberamente (ad esempio e-mail, Twitter, Facebook, film in streaming, video di YouTube…). |
I prodotti sono un pezzo statico di artigianato. Possono essere copiati, clonati, archiviati o inseriti nel magazzino per un uso successivo. I prodotti hanno un valore di per sé. | I prodotti diventano servizi il cui valore e usabilità si generano al momento della transazione. I servizi hanno valore solo nei tempi in cui sono richiesti. |
I dati sono archiviati in data warehouse e sono entità statiche. | I dati non rimangono fermi. I dati vengono liquefatti. I dati diventano servizi e tutto scorre nel flusso attuale, in tempo reale, da e verso il cloud. |
La cultura ruota attorno alla parola scritta/memorizzata. La parola scritta ha sostituito le tradizioni orali della narrazione. Scriviamo e poi archiviamo quasi tutto. | La cultura sarà basata sulla conoscenza, tutta la conoscenza (passata e presente) di tutte le persone che ci hanno preceduto. Tutti i libri, tutti i documenti, tutti i lavori concettuali, in tutte le lingue saranno tascabili, o accessibili nel cloud, ovunque e in qualsiasi momento. |
Le grandi società dell’informazione controllano i media e le informazioni. La propaganda e l’informazione/disinformazione sono nelle mani di pochi. | Il cloud e i suoi abitanti “produttori di contributi” mostrano online il mondo reale, cosa sta succedendo nel mondo fisico: sociale, finanziario, sociologico. |
Possedere i dati genera una conoscenza approfondita. | Accedere ai dati genera una conoscenza approfondita. |
Ipotesi
- Poiché il ciclo dell’obsolescenza sta accelerando, nessuno avrà il tempo di padroneggiare qualcosa prima che venga rimpiazzato/sostituito da qualcosa di nuovo.
- Tutti noi in futuro saremo eternamente neofiti che cercheranno semplicemente di stare al passo con le nuove tecnologie.
- Le cose che stiamo facendo/creando oggi diventeranno costantemente e inesorabilmente qualcos’altro.
- La disponibilità di un continuum digitale potente e onnipresente accelera tutte le altre rivoluzioni.
- La maggior parte delle tecnologie importanti che domineranno la vita tra 20 anni non sono state ancora inventate.
- Le innovazioni nasceranno nella mente e saranno realizzate da visionari fuori dagli schemi (Elon Musk, Mark Zuckerberg, Tim Cook, Larry Page, Jeff Bezos), non grandi istituzioni
- Tutto ciò che facciamo oggi sarà migliorato rendendo evidenti le interconnessioni con altre cose e permettendo di prendere decisioni sulla base di un quadro di interrelazioni più ampio e completo
- Il nostro appetito per la soddisfazione immediata dei nostri bisogni è insaziabile (spettacoli, Youtube, Uber, previsioni del tempo, orari di treni e aerei).
Fatti
- Uber, la più grande azienda di taxi del mondo, non possiede veicoli.
- Facebook, il proprietario di media più famoso al mondo, non crea contenuto.
- Alibaba, il rivenditore più famoso al mondo, non ha giacenze di magazzino.
- AirBnB, il più grande fornitore di alloggi al mondo, non possiede immobili.
- Il volume del lavoro creativo nel prossimo decennio farà impallidire il volume degli ultimi 50 anni. Ogni 12 mesi produciamo 8 milioni di nuove canzoni, 2 milioni di nuovi libri, 16.000 nuovi film, 30 miliardi di post di blog, 182 miliardi di modifiche, 400.000 nuovi prodotti (https://publicism.info/science/inevitable/7.html). Wikipedia ha creato 35.000.000 di articoli in 288 lingue. Ogni anno, gli esseri umani fanno a Internet 2 trilioni di domande.
Un nuovo mondo intrepido
- Strumenti potenti e onnipresenti basati sul continuum digitale in futuro saranno gratuiti.
- La conoscenza/l’intuizione non nascerà in un supercomputer autonomo ma in piccoli dispositivi e sarà poi affinata ulteriormente su un miliardo di chip di computer nel cloud.
- I gemelli digitali saranno costruiti dinamicamente secondo necessità per qualsiasi cosa.
- L’intelligenza artificiale avrà un ruolo importante nella nostra vita quotidiana, ma sarà per noi pervasiva in modo trasparente:
- L’IA non sarà come l’HAL 9000 della fantascienza ma come Amazon Web Services: servizio digitale economico, affidabile e di livello industriale che funziona in modo trasparente dietro a tutto e quasi invisibile tranne quando non è disponibile.
- Il mercato del lavoro cambierà
- Lavori che gli esseri umani possono fare ma l’IA può fare ancora meglio: guidare automobili, pilotare aeroplani, diagnostica medica, controllare la nostra casa quando siamo via, gestire macchine di produzione, dimostrazione automatica di teoremi e così via.
- Lavori che solo un essere umano può fare: concettualizzare, pensare strategicamente, chiedersi “what if”, pensare fuori dagli schemi
- I servizi renderanno più l’utilizzo di qualunque bene più importante della proprietà dello stesso.
Predizioni
- I singoli visionari guideranno l’innovazione (Elon Musk, Mark Zuckerberg, Tim Cook, Larry Page)
- Le aziende più grandi, in più rapida crescita e più redditizie saranno le aziende che avranno capito come sfruttare il lavoro dei visionari per fornire servizi che affrontano diversi aspetti della condivisione, inclusi pensieri, emozioni, denaro, salute, tempo, che sono invisibili e oggi poco apprezzati.
- Tutto ciò che viene condiviso oggi sarà condiviso meglio, più velocemente, più facilmente, più a lungo e in milioni di modi in più di quanto attualmente ci rendiamo conto.
- I nostri dispositivi portatili o indossabili saranno dotati di sensori in modo che interagiscano in tempo reale con i dispositivi di altri. Non solo sapranno che siamo lì, ma sapranno anche chi c’è e se quella persona è di buon umore.
- La realtà virtuale indossabile e la realtà aumentata abilitate al continuum digitale consentiranno di vivere all’interno di un mondo creato tecnologicamente (multiverse).
- Le cose che accadranno proverranno dall’emergere di un nuovo livello di organizzazioni/collaborazioni (ad es massiccia e virtuale interazione sociale che a sua volta è resa possibile dall’onnipresente connessione istantanea tra miliardi di persone su scala planetaria) che prima non esisteva.
Conclusioni
Tutto ciò che realizziamo/progettiamo/usiamo in questi giorni sarà realizzato/progettato/utilizzato meglio aggiungendo le informazioni che otterremo da un tale continuum digitale oltre che migliorando e combinando tutto ciò che è venuto prima. Questa convergenza sarà riconosciuta come l’evento più grande, più complesso e più sorprendente del pianeta fino a questo momento.