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Intelligenza Artificiale: livello di percezione e applicazioni di maggior interesse per le aziende italiane

La percezione ancora oggi diffusa è che l’AI appartenga al futuro di molti ma al presente di pochi e che sia avvicinabile solo dai grandi colossi dell’IT. Tuttavia, la velocità del cambiamento nei processi, nell’economia e nelle tecnologie ha raggiunto livelli che stressano come mai in precedenza ogni componente dell’infrastruttura digitale aziendale, tanto da richiedere con urgenza risposte decisamente più innovative che in passato. L’AI, con la sua capacità di ottimizzare l’allocazione e l’utilizzo delle risorse rientra decisamente tra queste.
Siamo convinti, infatti, che ogni azienda che in futuro guiderà il proprio settore di riferimento avrà sicuramente tratto vantaggio dalle migliori soluzioni tecnologiche ottenute con strumenti di Artificial Intelligence.
Nelle aziende italiane manca però ancora, anzitutto, una riflessione mirata a comprendere quali processi interni o esterni possano venire investiti da questa nuova rivoluzione digitale, anche in tempi brevi. Da parte nostra riteniamo che le aziende che non si adegueranno sin da subito rischieranno a breve di affrontare grosse difficoltà, fino al rischio di uscire dal mercato.
Ma quali sono gli ambiti applicativi principali per le aziende italiane?
Oltre al naturale impiego in ambiti nativamente digitali (Recommender systems o semplici chatbot in ambito e-commerce), qualunque azienda può trarre vantaggio da una previsione più sofisticata e affidabile della curva della domanda per i propri prodotti, con ricadute in una migliore gestione della logistica e una maggiore efficacia delle vendite.
Un altro tema piuttosto comune riguarda l’enorme massa di documentazione aziendale interna che costituisce un valore sommerso o quanto meno di difficile accesso: in questo ambito, un sistema di classificazione documentale automatizzato, in grado di estrarre documenti di sintesi da testi complessi o da manualistica specializzata, può produrre un ritorno tangibile in termini di efficienza e competitività. Questi sono solo esempi, ma il concetto di fondo resta lo stesso: dovunque abbondino dati è possibile estrarre valore per l’azienda, con un approccio digitalizzato e basato sull’AI.
Bisogna sempre tenere in mente, però, che un sistema AI non è per tutti e non si può improvvisare. Il punto di accesso alle tecnologie abilitanti l’Intelligenza Artificiale (prima ancora che alle soluzioni che ne possono derivare), resta per il momento piuttosto alto, sia in termini di strumenti e piattaforme, hardware e software, su cui poterle ospitare, sia di competenze e professionalità specifiche per poterle attivare.
In questo senso, la parola d’ordine è flessibilità.
Come venire allora incontro alle esigenze delle imprese italiane?
Sono sicuramente necessari alcuni step da seguire:
- Affiancare inizialmente il cliente, per esplorare i dataset disponibili in azienda;
- Individuare il campo di applicazione in cui i dati possono entrare in gioco (ripagando con il loro valore l’investimento richiesto per la crescita dell’azienda);
- Attivare una configurazione pilota ad hoc;
- Iniziare un percorso di formazione e ulteriore affiancamento al cliente;
- Dare il rilascio in esercizio del prototipo.
Noi di E4 proponiamo la soluzione GAIA (GPU Appliance per l’Intelligenza Artificiale).
Il cliente può anche scegliere se acquistare o noleggiare prodotti, servizi e consulenza in modo altamente flessibile e integrabile, abbassando ulteriormente la soglia dell’impegno finanziario da parte della propria azienda.
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